I sindacati-scuola della Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno accettato il pacchetto presentato loro dal presidente del Consiglio Conte ed hanno “sospeso” lo sciopero indetto insieme a noi e ad altri sindacati per il 17 maggio. Ma sospendere lo sciopero si differenzia dal revocarlo?
I Cinque hanno accettato le promesse sul punto fondamentale dello sciopero, la regionalizzazione, senza aver ottenuto alcuna conquista concreta. Mentre, se si è davvero contro la regionalizzazione, l’unico impegno che conta è quello di far uscire l’istruzione dalla legge sull'”autonomia differenziata”.
I COBAS Comitati della scuola confermano quindi lo sciopero già indetto per il 17 maggio perché riteniamo che l’accordo accettato non risolva alcun problema.
Pertanto sciopereremo:
- contro la regionalizzazione dell’istruzione
- per un contratto con aumenti salariali che recuperino almeno il salario reale perso negli ultimi anni (pari al 20%)
- per l’assunzione di tutti/e i precari/e con 36 mesi di servizio
- per l’aumento degli organici ATA
- per dire NO all’Invalsi come strumento di valutazione delle scuole, dei docenti e degli studenti, inseguendo la disastrosa “didattica delle competenze”
- per dire no No alla riforma dell’esame di stato che ha introdotto i sorteggi ai colloqui
Invitiamo a scioperare con noi anche gli iscritti/e dei Cinque intenzionati/e a battersi contro la regionalizzazione, per un contratto con consistenti recuperi salariali e per l’assunzione stabile di tutti i precari.
Il 17 maggio, insieme ad altre organizzazioni che hanno mantenuto lo sciopero e ad associazioni che si battono contro la regionalizzazione, effettueremo una manifestazione nazionale a Roma a Montecitorio, di fronte al Parlamento a partire dalle ore 10.