Abbiamo appreso, con sgomento e preoccupazione, che ieri mattina, 6 aprile, la sede dell’USB di Roma, in via dell’Aeroporto, è stata oggetto di una perquisizione dei carabinieri, che, senza mandato del giudice, sarebbero entrati alla ricerca di armi, sulla base di una telefonata anonima, cui pure potevano tranquillamente non dar seguito.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al sindacato USB che si sta coraggiosamente battendo per fare uscire dal silenzio lo sfruttamento e la precarietà di disoccupati e lavoratori del settore privato, e per denunciare l’abbandono e i tagli da parte dello stato in comparti cruciali, come la funzione pubblica e la sanità.
Un sindacato di base che per le sue lotte dà evidentemente fastidio a molti, incluso il coro governativo che preme per l’aumento delle spese militari a costo di ulteriori feroci tagli nei servizi pubblici.
Ricordiamo che recentemente sono stati proprio dei lavoratori dell’USB nell’aeroporto di Pisa a contestare e impedire l’invio di armi camuffate da aiuti umanitari destinate all’Ucraina, rendendo pubblica una delle pericolose operazioni che stanno avvenendo sottobanco e che minacciano un’escalation del conflitto in Ucraina.
Anche da questo episodio emerge chiaramente che l’USB non ripone certo la forza della sua lotta nelle armi ma nella forza dei diritti di lavoratori e disoccupati.
L’assurda perquisizione avvenuta stamattina costituisce un’intimidazione volta anche a sminuire l’immagine pubblica dell’USB, e di tutti coloro che si battono per difendere i diritti nel mondo del lavoro, tra l’altro in un momento in cui sono in corso le elezioni delle RSU nei luoghi di lavoro.
Come OOBAS Scuola Cagliari esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza all’USB, continuando ad andare avanti nella battaglia che abbiamo assunto come sindacato di base.
Cagliari, 6.04.2022