Comunicato stampa 27 aprile 2025
I Cobas Scuola di Cagliari sostengono le giuste rivendicazioni e richieste dei docenti precari, in mobilitazione il giorno 28 aprile 2025 davanti all’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna.
Ritengono insostenibile la situazione di costante precariato del lavoro nella scuola, che non garantisce né una situazione lavorativa dignitosa, né una qualità dell’istruzione degna di una scuola pubblica come istituzione fondamentale in una società democratica, riproponendo le loro richieste:
la gestione razionale dei permessi di studio, con il coordinamento tra le università e il Ministero dell’istruzione; mentre attualmente i termini di scadenza delle domande dei permessi di studio sono spesso scollegati con i tempi di iscrizione ai corsi di studio e ai percorsi abilitanti: una gestione assurda che costringe molti/e colleghe/i a fare i salti mortali, e in alcuni casi a chiedere aspettativa non retribuita, per frequentare corsi che sono stati imposti come obbligatori.
la formazione iniziale gratuita per chiunque voglia insegnare;
l’attuazione sistematica del doppio canale di immissione in ruolo (prevista dalla Legge 124/1999, oltre che dalle norme europee: concorsi e graduatorie per l’insegnamento): dopo tre anni di insegnamento deve essere prevista l’immissione in ruolo, in base ai posti disponibili;
l’abrogazione del mercimonio dei titoli, che hanno fatto sì che oggi i titoli si acquistino, in Italia o all’estero, dando l’opportunità alle università private di guadagnare dall’imposizione di sempre nuovi titoli per insegnare: un vero salasso per tutti i precari e chiunque voglia acquisire un qualsiasi titolo, a fronte di una formazione che viene giudicata unanimemente inadeguata;
la modifica radicale delle nuove regole concorsuali: deve essere ripristinato il valore abilitante dei concorsi a cattedra; garantita la pubblicazione di una graduatoria generale di tutti gli idonei a un concorso; lo scorrimento di tutte le graduatorie concorsuali, in ordine cronologico; la possibilità di svolgere i concorsi nella regione di residenza, senza essere costretti a fare viaggi costosi e faticosi, esigenza ineludibile per chi vive in Sardegna;
la modifica delle procedure di nomine delle supplenze, affidate dal 2022 ad un algoritmo cieco, che crea ingiustizie ed esclusioni perverse: le tecnologie possono essere usate in modo razionale;
l’abrogazione del nuovo D.M. 32/2025 che introduce la conferma dei docenti di sostegno a gradimento dei genitori e dei dirigenti scolastici: una norma che appare incostituzionale e che stravolge ogni ordine di graduatoria;