28 aprile – Sa Die de sa Sardigna: niente festa per i precari. Presidio e incontro con il Direttore USR Sardegna Feliziani
Il 28 aprile è “Sa Die de sa Sardigna”, la giornata simbolo della libertà e dell’identità del nostro popolo. In questa data, le scuole si fermano per celebrare la storia e i diritti della Sardegna. Ma per noi docenti precari non c’è nulla da festeggiare: dopo anni di lavoro nella scuola pubblica, continuiamo a essere ignorati, penalizzati, precarizzati. Mentre si celebra la libertà, noi dobbiamo ancora lottare per il diritto fondamentale a un lavoro stabile, dignitoso e riconosciuto.
Il gruppo Precari Sardi in Cattedra comunica la propria partecipazione al presidio che si terrà lunedì 28 aprile 2025, a partire dalle ore 9:00, in via Giudice Chiano 46 a Cagliari, di fronte alla sede dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna. Il presidio è organizzato insieme al Movimento ESP “Educazione senza prezzo” e ad altri movimenti della scuola pubblica, con il sostegno dei COBAS Scuola Cagliari, che hanno espresso solidarietà e appoggio alle nostre istanze.
A seguire, una delegazione sarà ricevuta dal Direttore dell’USR Sardegna, dott. Francesco Feliziani, per esporre alcune questioni che da tempo gravano sui docenti precari della nostra regione.
Ancora oggi, in Sardegna, migliaia di docenti, precari e famiglie vivono una condizione di grave incertezza: dopo anni di lavoro nella scuola pubblica, senza alcuna stabilizzazione, vedono assottigliarsi sempre più la possibilità di un impiego stabile. Nonostante l’esperienza maturata sul campo, il Ministero pretende oggi nuovi percorsi di abilitazione, imposti dopo anni di servizio, con costi elevatissimi a carico degli stessi lavoratori. Siamo costretti a lavorare per pagare una formazione che, nella sostanza, abbiamo già ampiamente acquisito con l’impegno quotidiano nelle aule e nelle scuole di tutto il territorio. Una contraddizione inaccettabile che rende ancora più urgente e necessario un intervento deciso a tutela della dignità e dei diritti di chi da anni sostiene la scuola pubblica.
Le nostre istanze sono chiare:
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Richiesta di piena trasparenza nella gestione delle graduatorie scolastiche, in particolare alla luce delle criticità già segnalate relative al concorso ordinario 2023;
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Chiarimenti e revisione dell’elenco non graduato e delle anomalie nelle assegnazioni, che penalizzano gravemente i candidati idonei;
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Verifica puntuale sull’attribuzione delle riserve di legge, affinché avvenga secondo criteri chiari e controllabili;
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Richiesta di deroga per l’inserimento nella prima fascia GPS dei corsisti abilitandi 30 CFU, alla luce dei ritardi organizzativi e dell’impegno pluriennale dei docenti coinvolti;
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Revisione dell’algoritmo GPS, che nella sua formulazione attuale si traduce in un pesante svantaggio per i precari storici, spesso superati da colleghi con minore esperienza;
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Esigenza urgente di costruire una comunicazione strutturata e continuativa tra USR, Università e Regione Sardegna, al fine di garantire procedure chiare, certe e tempi congrui, evitando che il sistema scolastico regionale continui a produrre ulteriore precarietà;
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Richiesta di annullamento della norma che affida alle famiglie la conferma del docente di sostegno, una misura che consideriamo gravemente lesiva della dignità professionale degli insegnanti e pericolosa per il principio di equità scolastica: la continuità didattica e la tutela del diritto allo studio degli alunni con disabilità devono restare responsabilità delle istituzioni scolastiche, non oggetto di valutazioni soggettive da parte delle famiglie.
Questa iniziativa nasce da una profonda stanchezza e da una crescente amarezza: dopo anni di servizio, formazione, sacrifici personali ed economici, molti di noi rischiano ancora una volta di essere beffati da ritardi, errori e mancanza di coordinamento tra le istituzioni. Non vogliamo più essere vittime invisibili di un sistema che, invece di valorizzare chi lavora ogni giorno nella scuola, lo penalizza sistematicamente.
Chiediamo rispetto, diritti, trasparenza e un impegno concreto da parte delle istituzioni.
Precari Sardi in Cattedra
Cagliari, 27 aprile 2025