Cagliari 29.06.2024
Ancora sangue e morti tra i lavoratori. Il caso di Satnam Singh, caricato su un’auto ferito nell’azienda agricola dove lavorava in nero e abbandonato senza soccorso col braccio mozzato davanti alla sua abitazione, ha destato scalpore nell’opinione pubblica.
Ha colpito l’impressionante disumanità del suo “datore di lavoro”, o meglio datore di sfruttamento e morte, in un’azienda che, a quanto emerge dai servizi giornalistici, tiene il personale in nero pur essendo stata attenzionata per un periodo da ispettori del lavoro che, incomprensibilmente, hanno ritenuto di non dover procedere a sanzioni. Le istituzioni preposte al controllo sono evidentemente inerti davanti ad una prassi diffusa di organizzazione del lavoro cinica e incurante delle regole.
Eppure non fa che aumentare la casistica già esorbitante di morti sul lavoro, infortuni e malattie: secondo i dati dell’INAIL, nei primi 5 mesi del 2024 i morti sul lavoro sono stati 369 (+3,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente); gravissimo anche l’aumento delle patologie di origine professionale denunciate: 38.868 (+24,0%). Sarà anche l’effetto dell’aumento degli occupati, tanto vantato dal governo, ma è comunque inaccettabile.
È necessaria anche una maggior sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, compresi gli ambienti scolastici, che vanno urgentemente messi a norma, laddove invece una grande percentuale di scuole è ubicata in strutture inadeguate o fatiscenti, con tutti i rischi conseguenti per l’incolumità di studenti e personale.
Per questi motivi saremo davanti al Tribunale di Cagliari il 2 Luglio insieme alla USB Sardegna, in concomitanza con l’inizio del procedimento per “omicidio colposo aggravato” verso sei indagati per la morte sul lavoro di Ignazio Sessini, stritolato nel luglio 2021 in un tritarifiuti mentre prestava servizio da solo in orario notturno presso la Villaservice di Villacidro.
Al ripetersi di questi fatti terribili relativi alle morti sul lavoro in cui è evidente un profilo di responsabilità e colpe più gravi di quelle riconosciute dal reato di omicidio colposo, ci pare urgente, una politica di maggiori controlli sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e una riforma normativa che istituisca anche il reato di omicidio sul lavoro.
2 Luglio 2024 PRESIDIO davanti al TRIBUNALE DI CAGLIARI dalle ore 9,30