NON GENOCIDIO PER IL POPOLO PALESTINESE, MA LIBERTÀ E DIRITTI
La morsa sionista sul popolo palestinese si stringe in modo sempre più atroce per volontà di Netanyahu e del suo gabinetto di guerra.
Nella Striscia di Gaza mancano cibo, medicinali, combustibili, e soprattutto manca l’acqua, mentre è in corso un’operazione militare di bombardamenti che causano immani distruzioni. In tre settimane si è arrivati ad un bilancio di oltre 5790 morti, di cui 2360 sono bambini. Ci sono come 16.300 feriti, ma gli ospedali sono stati bombardati. Circa un milione e mezzo gli sfollati (dati di Amnesty International). E’ chiaramente in corso un’operazione feroce di sterminio e pulizia etnica dietro il pretesto che “Israele ha diritto alla sua sicurezza”. Da parte delle potenze occidentali non ci sono obiezioni ma è in corso un’operazione giustificazionista dell’operato dello stato d’Israele, e chi parla di Palestina è accusato di “difendere i terroristi”, nello spirito di una nuova caccia alle streghe di cui anche il nostro ministro dell’Istruzione e merito Valditara ha lanciato segnali allarmanti annunciando ispezioni scolastiche e denunce per gli studenti che si dichiarino dalla parte della lotta palestinese.
Anziché denunciare il genocidio in corso nella Striscia di Gaza e il clima di violenza e intimidazione che vige in Cisgiordania ad opera dell’occupazione militare, i nostri mezzi d’informazione sono proni alla consegna per cui bisogna evitare accuratamente di prendere posizione contro il massacro che il governo di Netanyahu e il suo esercito stanno causando.
Ci dichiariamo dalla parte del popolo palestinese e della sua disperata lotta per conservare vita e dignità, malgrado ogni diritto gli sia negato, ora peggio che mai.
Ci uniamo alle numerose voci del sit in del 28 ottobre a Sassari indetto da Sa Domo de Totus, Associazione Amicizia Sardegna-Palestina, Fronte delle Gioventù Comunista, come lo abbiamo fatto per le manifestazioni del 14 e del 26 a Cagliari.
Continueremo a denunciare le atrocità che si scaricano sui palestinesi, nella convinzione che solo una politica di pace e pieno riconoscimento dei diritti del popolo palestinese porterà ad una soluzione.
Cagliari, 26.10.2023
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, Cagliari
Cobas Scuola Cagliari