Venerdì 22 aprile a Iglesias, in una sala del Comune di Iglesias, si è svolta la Giornata della terra 2022, incontro pubblico organizzato dall’associazione Scuola civica di politica.
Durante la manifestazione Pasquale Pugliese ha presentato il suo libro Disarmare il virus della violenza; ci sono stati poi molti interventi, da parte di diversi comitati e associazioni, su sviluppo energetico, salute e sanità pubblica, industrie degli armamenti, opposizione alla guerra e costruzione della pace; e anche interventi di giovanissimi studenti che hanno spiegato i significati di alcuni simboli della pace.
La manifestazione, molto interessante e partecipata, ha avuto però un epilogo inaspettato:
già più di un’ora prima della fine della conferenza, davanti all’ingresso della sala, si è piazzata ben visibile un’automobile della polizia. Alla fine dell’incontro, la Digos è entrata nel locale e ha proceduto all’identificazione dei partecipanti.
Nessuno davvero si aspettava un finale di questo genere.
I Cobas di Cagliari esprimono preoccupazione e condanna per tale operazione di polizia nell’ambito di una manifestazione politico – culturale, e solidarietà alle persone coinvolte. Sembra non casuale che la Polizia sia intervenuta in tal modo proprio a Iglesias, il cui Comune ha dato un rapido via libera all’ampliamento della RWM, ed è stato denunciato dai comitati e dai gruppi che si oppongono alla fabbricazione di armi in Sardegna.
A ciò è seguita un’indagine della magistratura che sta coinvolgendo, con molteplici ipotesi di reato, non solo i responsabili della RWM, ma anche alcuni funzionari comunali che avrebbero concesso i permessi per l’ampliamento della fabbrica senza i necessari requisiti.
Venerdì a Iglesias si sono volute identificare le persone che si oppongono collettivamente alla fabbricazione di armi e al loro invio a paesi in guerra, alla presenza di poligoni militari in Sardegna, funzionali a sperimentare ed esportare guerre, all’aumento delle spese militari, al ricorso intensivo a combustibili fossili.
Certamente può dar fastidio che si critichino i poteri forti e le scelte governative: ma se si usano queste operazioni verso cittadini che liberamente si riuniscono per esercitare il loro diritto di critica e di partecipazione civile e politica, si minano le basi della convivenza garantite dalla Costituzione italiana.
L’Esecutivo provinciale dei COBAS Scuola