(Pubblichiamo la comunicazione inviata al Dirigente dell’USR Sardegna, per conoscenza ai dirigenti degli USP della Sardegna a tutti i dirigenti scolastici delle scuole sarde, sulla richiesta di convocazione unificata provinciale per le supplenze dalle graduatorie di istituto)
La presente organizzazione sindacale COBAS Comitati di base della scuola chiede al Dirigente dell’USR Sardegna di promuovere un accordo tra i dirigenti scolastici, in ognuna delle quattro Provincie sarde, che consenta l’istituzione di una modalità di convocazione unificata provinciale per le supplenze dalle graduatorie di istituto.
Come è ben noto, le segreterie delle scuole, il cui personale è stato ridotto e molto spesso è sotto organico, al momento dell’assegnazione delle supplenze dalle graduatorie d’istituto, devono svolgere un lavoro enorme, faticoso e stressante per individuare gli aventi diritto. Si trovano ad affrontare i problemi della notifica al personale interessato e ad aspettare la risposta. E in questa azione, per varie ragioni, agiscono secondo modalità organizzative e tempistiche proprie. Questo scarto tra le diverse scuole comporta che per i colleghi e le colleghe precarie non è possibile avere un quadro completo dei posti disponibili al momento della convocazione. Quali sono gli altri posti disponibili? Il posto più vicino o più corrispondente alla propria formazione è stato già assegnato o è tuttora disponibile? A queste domande che ogni docente si pone, nessuno sa rispondere, perché nessuno ha un quadro completo della situazione. Per cui ognuna/o si trova nella condizione di accettare la prima proposta pervenuta in ordine cronologico per non rischiare di rimanere senza posto, salvo scoprire nei giorni successivi, che avrebbe avuto diritto a una soluzione più soddisfacente. Tutto ciò a danno sia delle condizioni lavorative sia della continuità didattica, che spesso viene a mancare per mere questioni di tempistica nelle convocazioni.
Spesso sorgono recriminazioni e contenziosi da parte del personale che è stato escluso da una convocazione, per problemi comunicativi: o per errore, o per mancata ricezione di una telefonata o di una email (si pensi a quando le email, sia di convocazione sia di risposta alla convocazione, finiscono nella spam, o vengono inviate ad un indirizzo errato, oppure non vengono recapitate, nonostante siano state inviate all’indirizzo giusto).
Per ovviare a tali problemi chiediamo che i dirigenti scolastici sardi organizzino una convocazione unificata, sul modello dell’assegnazione dei posti dalle GAE: un sistema di nomine in un unico luogo e un’unica giornata di convocazione per una medesima tipologia di posto o per classi di concorso affini, che permetta al precario di scegliere oculatamente tra i posti disponibili in base alla propria posizione in graduatoria e alle venti scuole scelte. In diverse province (Torino, Piacenza, Bologna, Prato, Pisa, Livorno, e ora anche Grosseto) il sistema della convocazione unica è già operativo e si è rivelato efficace, più equo e trasparente, e ha ridotto il contenzioso.
Le convocazioni unificate possono essere gestite da un software (già in uso in alcuni uffici scolastici di altre regioni) che comprende le graduatorie di istituto delle singole scuole, dove sono inseriti tutti i candidati e le candidate per ordine di punteggio, e con l’indicazione delle scuole scelte.
Per le nomine si devono individuare alcune scuole – polo, a cui viene delegato il compito di effettuare le nomine su uno o più posti, o una o più classi di concorso. Il personale amministrativo di una scuola potrebbe essere coadiuvato per i giorni di nomina da personale esperto di altre scuole, che si renda disponibile, sulla base di incentivi in termini di riposi compensativi (laddove non vi siano risorse finanziarie). Ciò è possibile in base alle norme contrattuali.
Con un numero limitato di scuole, si potrebbe risolvere il problema delle nomine in pochi giorni. Ed entro una settimana dall’inizio delle lezioni, tutte le scuole avrebbero in servizio sia il personale ATA sia il personale docente.
Inizialmente si può sperimentare la convocazione di una tipologia di posto in una provincia, per poi mettere a punto le procedure in modo da poterle usare in modo generalizzato.
Per l’anno scolastico appena avviato, si chiede che l’Ufficio Scolastico Regionale dia disposizioni in ordine alla tempistica in modo che le scuole operino all’unisono e non con scarti temporali tali da ingenerare i problemi che abbiamo illustrato.